Possiamo attribuire a Goethe la nota frase “Vedi Napoli e poi muori" a significare che chiunque prima di morire dovrebbe aver visto Napoli almeno una volta.
Napoli
La città di Napoli ha sempre rappresentato per intere generazioni di viaggiatori un seduttivo polo di attrazione con il suo straordinario patrimonio architettonico, le sue innumerevoli chiese e conventi, con i suoi castelli, la sua archeologia, la pletora di dipinti, le sculture e le opere d’arte in genere conservate nei suoi musei e non da ultimo con il suo ineguagliabile scenario panoramico.
Per questo Napoli divenne nel XVIII° sec tappa obbligata del “Grand Tour ”, il viaggio che conduceva i colti ed i giovani aristocratici attraverso tutta Europa per completare il loro percorso formativo – culturale.
Napoli ti seduce per il suo modus vivendi, qui si respira un’atmosfera che la rende unica perché foriera di una particolare filosofia di vivere di stampo epicureo.
“Napoli è un Paradiso, qui tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di sé stessi”.
Goethe durante il suo viaggio in Italia resta ammaliato dalla napoletanità cioè da quel temperamento felice tipico dei napoletani che vivono il momento, sopportano i mali passeggeri ed evitano il ragionamento eccessivo.
Per i napoletani l‘esistenza deve essere finalizzata alla ricerca del piacere scevro d’affanni, risparmiando le energie e tutelando la propria libertà.
A voler sintetizzare la genesi storica di Napoli bisogna ricordare che l’antica Palepolis fu fondata dai cumani nell’VIII° secolo a. c. e localizzare il suo nucleo più antico sull’attuale collina di Pizzofalcone.
Il toponimo Napoli vanta un’origine greca derivando dalle parole Nea–Polis vale a dire nuova città e sta ad indicare l’ampliamento del nucleo originario, avvenuto sia in termini di prosperità che di estensione geografica, verso l’attuale centro storico.
In seguito fu definita dai romani “otiosa e docta” cioè luogo di svago dove potersi riposare dalle fatiche di Roma e dedicarsi allo studio.
La nobiltà romana attratta dal clima mite e dalla natura rigogliosa ne fece luogo prediletto per trascorrervi le vacanze. Qui Virgilio compose le Georgiche e qui è possibile visitarne la tomba.
Nel 476 l’ultimo imperatore romano Romolo Augustolo fu rinchiuso in quello che oggi tutti conosciamo con il nome di Castel dell’Ovo, fortezza costruita sull’isolotto di Megaride e con lui qui si concluse la storia dell’Impero romano.
La storia cittadina prosegue con il susseguirsi degli insediamenti di diverse case regnanti: Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Austriaci e Francesi.
Ognuno vi ha lasciato tracce di sé in un incredibile ed originale sincretismo culturale.
Fra il 1700 ed il 1800 sotto il governo borbonico Napoli ha visto il suo periodo di maggiore splendore artistico e produttivo diventando capitale del Regno delle due Sicilie.
Qui venne costruito il primo tratto ferroviario d’Italia: la Napoli–Portici, dal porto di Napoli salpò la prima nave a vapore del Mediterraneo e vi si impiantarono molteplici e diversificate attività manifatturiere.
Grande impulso venne dato all’edilizia pubblica con la costruzione di grandi opere: Il Teatro San Carlo, la Reggia di Capodimonte, il Reale Albergo dei poveri, l’Orto Botanico, la Villa Reale e la Galleria Umberto.
Napoli è sede della più antica università statale d’Europa: La Federico II°, ospita inoltre l’Orientale la più antica università di studi orientalistici del continente e la Nunziatella una delle più rinomate accademie militari al mondo.
La città di Napoli è stata a lungo il punto di riferimento globale per la musica classica in genere e per la scuola musicale napoletana in particolare dando origine all’opera buffa.
Per la non meno importante arte culinaria bisogna ricordare che Napoli è patria della pizza, dichiarata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.
Sono molteplici le visite guidate da organizzarsi in città, ecco alcune proposte.
Centro storico
Il centro storico di Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto. Nel 1997 è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità.Ci si può tuffare nel brulichio di luci, suoni e colori che caratterizzano i suoi Decumani, strette arterie viarie, frutto del sistema urbanistico di epoca greco/romana, che tagliano in senso est/ovest la città. Nota in tutto il mondo è via Spaccanapoli, un budello viario popolato da innumerevoli botteghe artigiane e pasticcerie che rappresentano una gioia per lo sguardo ed il cuore, capaci di infondere allegria e golosità ai frettolosi passanti. Nel dedalo stradale di Napoli la strada più tipica e folkloristica è senza dubbio via San Gregorio armeno, nota per il suo singolare artigianato presepiale.
Molte piazze abbellite da guglie barocche e dai sontuosi portali dei monumentali palazzi accolgono con un abbraccio il visitatore: Piazza del Gesù e Piazza S. Domenico maggiore.
Si possono visitare tante chiese, ognuna testimonianza di un diverso stile architettonico corrispondente ad un diverso periodo storico cittadino, per questo infatti qualcuno definì Napoli la città dalle 500 cupole:
La barocca chiesa del Gesù. |
La gotica chiesa di S. Chiara con l’annesso Chiostro maiolicato (Costo di ingresso € 6,00 –ridotto € 4,50). |
La basilica di S. Domenico maggiore. |
La suggestiva Cappella S. Severo (costo di ingresso € 8,00 – chiusura martedì). |
La chiesa di S. Lorenzo con l’annessa area archeologica (Costo di ingresso € 9,00/€ 7 artecard –docenti – over 65 / € 6,00 under 18 / gratis under 18. Orari di apertura tutti i giorni 9,30 -17,30). |
La Cattedrale dedicata all’Assunta con la barocca Cappella di S. Gennaro. |
La Napoli Monumentale
Fuori dall’antico circuito murario di origine greco romana si dipana davanti ai nostri occhi l’immagine di Napoli più signorile ed elegante.
Attraversiamo Piazza Matteotti con il suo stile fascista che armonizza il panorama urbano attraverso le linee geometriche delle architetture razionaliste.
Percorriamo l’ampia arteria stradale di Via Medina ed ecco stagliarsi all’orizzonte il massiccio profilo del Maschio angioino (Castello costruito con il nome di Castelnuovo nel 1279 da Carlo I° d’Angiò – Prezzo ingresso € 6 –gratuito per giovani UE under 18 –Chiusura settimanale domenica – orari 8,30/19,00).
Si susseguono in successione davanti ai nostri occhi gli edifici più importanti di Napoli:
Il Teatro San Carlo che fu il primo teatro d’opera d’Europa , costruito nel 1737.
La Galleria Umberto, costruita in ferro e vetro quale inno alla modernità conseguente il piano di riqualificazione urbanistica necessario dopo l’epidemia di colera del 1884.
Come ultima tappa si arriva all’emiciclo perfetto di piazza del Plebiscito, il salotto partenopeo, ove si affacciano:
Il Palazzo Reale costruito nel 1600 dall’architetto Domenico Fontana (Chiusura settimanale: mercoledi’ / Orari 9,00 – 19,00 / Costo biglietti intero € 6 – ridotto per cittadini UE 18 /24 € 2 / gratis under 18 ), la basilica di San Francesco di Paola ed il gran caffè Gambrinus.
Da qui è possibile fare una passeggiata lungo la pedonale Via Toledo per dare uno sguardo ai famosi Quartieri spagnoli, luogo prescelto dal vicere spagnolo Don Pedro de Toledo per allocare le abitazioni dei militari e poi eventualmente visitare la metro Toledo, la stazione percorre il sottosuolo raggiungendo una profondità di 50 m. ed è stata definita dal Daily Telegrafh la più bella del mondo.
Museo Archeologico Nazionale
Il più antico museo archeologico d’Europa. Le collezioni esposte permettono di poter ammirare molti reperti artistici provenienti dagli scavi archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia: le statue, i mosaici, gli affreschi. Notevole la mole di oggetti d’arte proveniente da collezioni private fra cui l’importantissima collezione Farnese.
Da non perdere le sezioni:
Villa dei papiri, epigrafica, glittica, egizia, preistoria e magna grecia queste ultime aperte di recente al pubblico.
Chiusura settimanale martedì |
orari 9,00 -19,30 |
Costo biglietto di ingresso € 18,00 |
Costo biglietto ridotto € 2,00 cittadini UE dai 18 ai 24 anni |
Gratis cittadini UE under 18. |
Museo Nazionale di Capodimonte
Il museo è sistemato nell’ottocentesca Reggia borbonica situata sulla omonima collina. Parte delle collezioni esposte consta di opere che il re Carlo III° di Borbone ereditò dalla madre Elisabetta Farnese, quale ultima discendente della celebre famiglia del Rinascimento italiano.
Nella pinacoteca sono conservate opere che vanno da Masaccio a Caravaggio, da Simone Martini a Tiziano.
Originale è la raccolta di opere eseguite da artisti meridionali che rientrano nella Galleria Napoletana.
Singolari gli arredi e suppellettili d’epoca lasciati in situ.
E’ l’unico museo in Italia di arte antica a possedere una sezione di arte contemporanea.
Chiusura settimanale mercoledì |
Orari 8,30 – 19,30 (la biglietteria chiude alle 18,30) |
Costo biglietto di ingresso € 14,00 |
Costo biglietto ridotto € 2,00 cittadini UE dai 18 ai 24 anni |
Gratis cittadini UE under 18 |
Certosa e Museo Di San Martino
La Certosa è un mirabile connubio fra arte gotica e barocca. Fu costruita nel 1325 per volere del Re Carlo D’Angiò sulla collina del Vomero. Negli ambienti conventuali è stata sistemata la sezione presepiale con il bellissimo presepe Cuciniello. Nella Certosa è possibile vedere le carrozze e le barche che furono utilizzate dai Borbone. Degno di nota il Museo di Storia Patria che annovera importanti oggetti ed opere d’arte a testimoniare l’evolversi della storia cittadina.
Chiusura mercoledì |
Costo biglietti di ingresso € 6,00 |
Gratis per cittadini UE under 18 |
Ridotto € 2,00 per cittadini di età compresa fra i 18 ed i 25 anni. |